
La Ferrari 166MM/212 Export Uovo venne creata come esemplare unico ultra-aerodinamico nel 1950
Dalla Jaguar XK120 alla D-type, la sfida a Le Mans – Seconda parte
Il motore XK, che aveva ottenuto così tanti successi in pista, era anche il cuore di ogni modello stradale ed i frutti creativi del reparto design erano un risultato che derivava dal know-how ingegneristico del reparto corse. Il passo successivo nell'evoluzione delle vetture sportive Jaguar avrebbe portato a qualcosa di assolutamente speciale. E dopo i momenti di gloria della C-type e della D-type, il successivo nome fu una logica conseguenza.
Jaguar, settanta anni di XK – Prima parte
Negli anni Cinquanta, la potenza del motore XK permise alle sportive Jaguar di essere le vetture da corda ideali sia in pista che nei rally.
Nel marzo del 1945 Williams Lyons, fondatore della Swallow Sidecar Company, decise che era arrivato il momento di dare un nuovo nome alla sua società. Decise di chiamarla Jaguar, una denominazione usata già dieci anni prima per un modello SS. Questa nuova immagine del marchio, nell’immediato dopoguerra, era molto di più che un semplice cambiamento di facciata.
La concept RD-6, presentata al Salone di Francoforte nel 2003, fu un passaggio importante per Jaguar perché gettava le basi per le sue future auto, prefigurando la nuova direzione che stava prendendo il design della casa di Coventry con l’avvento di Ian Callum.
Quando la E-type uscì di produzione, nacque da subito per Jaguar la necessità di trovare un modello che potesse seguire le orme di quella che era stata, e lo è tutt’oggi, una delle automobili più belle di sempre.
Al bando di gara indetto nel 1950 dall’Esercito Italiano per la fornitura di un nuovo veicolo multifunzione, quattro ruote motrici, da utilizzare per impieghi speciali sul modello della Jeep Willys o della Land Rover Series I, parteciparono sia Fiat che Alfa Romeo.
“Ho scelto il nome Alpine perché, per me, sintetizza il piacere di guidare sulle strade di montagna. La cosa più divertente che ho fatto è stata quella di attraversare le Alpi al volante della mia 4CV. Ed è essenziale per me che i miei clienti abbiano lo stesso livello di coinvolgimento nelle auto che costruisco.” Jean Rédélé
La storia della Rover 75 è quella di un’auto che avrebbe potuto risollevare i destini di un’azienda in crisi, ma fu invece stroncata sul nascere. Soprattutto dalle parole che hanno compromesso il successo commerciale di una delle migliori vetture mai costruite dalla Rover, contribuendo alla fine del marchio stesso.
L’unica Alfa Romeo 6C 3000 CM (Competizione Maggiorata) Pininfarina Superflow IV costruita è la star al Concours d’Elégance del Salon Privé, uno dei più importanti saloni per le auto d’epoca e le supercar che si tiene a fine agosto al Blenheim Palace.
Cinquanta anni fa, nell’agosto del 1967, veniva presentata la nuova Citroen Dyane.