Ferrari 121 LM Scaglietti
Nel 1955, la Mercedes-Benz 300 SLR rappresentava una sfida che non poteva essere affrontata dai motori Ferrari V12 da corsa. Ciò spinse Enzo Ferarri a commissionare ad Aurelio Lampredi la creazione di un motore sei cilindri in linea più potente. L'avanzato motore di 3.747 cc fu montato sulla 118 LM, progettata per affrontare la Mercedes alla Mille Miglia del 1955.
Il telaio 0546 LM è stata una delle quattro vetture ufficiali costruite per l'evento, che si presentò alla partenza di Brescia con il numero 728 e con il pilota ufficiale della scuderia Ferrari Piero Taruffi al volante.
Le 118 LM erano le vetture più temute da Stirling Moss e Denis Jenkinson. Partendo cinque minuti dopo la Mercedes, Taruffi mantenne un ritmo vertiginoso, infrangendo tutti i record nella corsa verso Pescara. Ma alla quinta ora di gara, un guasto alla pompa dell'olio portò al ritiro della Ferrari.
Dopo la delusione della Mille Miglia, il telaio 0546 LM tornò a Maranello, dove venne convertito nella 121 LM. Il motore fu portato a 4.412 cc e dotato di tre carburatori Weber; il sei cilindri in linea così potenziato poteva erogare una potenza di 360 Cv.
La prova più importante arrivò a Le Mans, dove la Scuderia Ferrari schierò tre 121 LM. Il telaio 0546 LM fu affidato a Maurice Trintignant e a Harry Schell; ma fu Eugenio Castellotti sulla vettura gemella, il telaio 0532 LM, a far segnare in prova il giro più veloce, sfrecciando sulla Mulsanne a 291 km/h. "Castellotti lasciò incredibili lunghe tracce di gomma fusa sulla strada mentre correva via", ricorda Mike Hawthorn,
La battaglia tra le Ferrari, le Jaguar e le Mercedes, portò a infrangere il record sul giro una decina di volte; purtroppo le 121 LM non riuscirono a sostenere quel ritmo per 24 ore intere. Castellotti si ritirò dopo 52 giri, seguito poche ore dopo da Phil Hill e Umberto Maglioli. Rimase così solo il telaio 0546 LM, con il campione in carica Maurice Trintignant a difendere l'onore della Ferrari. Lottò contro il futuro vincitore Hawthorn fino alla decima ora, quando il propulsore Lampredi si arrese, portando al ritiro della vettura al ritiro dopo 107 giri.
Lo sforzo di Le Mans segnò la fine della carriera del telaio 0546 LM, che fu venduto a fine della stagione. Avrebbe continuato a correre con successo in Nord America, prima che la sua seconda vita si concludesse tragicamente nell'aprile 1956 quando al 33esimo giro del Trofeo Del Monte a Pebble Beach, Ernie McAfee perse il controllo dell'auto; il terribile incidente non diede scampo al pilota.
Dopo qualche tempo la vettura venne completamente restaurata. La carrozzeria Scaglietti è stata faticosamente riportata alla sua corretta configurazione di Le Mans del 1955, compreso il ripristino. di elementi d'epoca come il bocchettone di rifornimento centrale del carburante, i condotti di raffreddamento dei freni e le porte riprofilate.